In una cultura fondamentalmente diversa dalla nostra è lecito
aspettarsi di trovare mestieri e forme di artigianato locale che
differiscono molto da quanto si riscontra in Italia.
Alcuni di questi artigiani hanno raggiunto nel tempo un altissimo
grado di perfezione nella costruzione di particolari oggetti tipici,
tanto da meritarsi il titolo di “tesoro nazionale vivente”.
Fra i mestieri che non si riscontrano qui da noi ricordiamo la
costruzione di flauti di bambù per l'orchestra di musica di corte, non
solo costruiti a mano, ma fatti
su misura per il singolo musicista, la costruzione e decorazione dei
tamburi da cerimonia, la fabbricazione di cappelli di crine di cavallo,
la preparazione della carta di riso che nelle case tradizionali
sostituisce le tende e spesso anche i vetri alle finestre, la
manifattura delle scarpe tradizionali di paglia o di stoffa,
l'ebanisteria specializzata, la decorazione in madreperla dei vasi,
l'incisione di timbri in pietra e avorio, e tante altre arti che da noi
non sono mai comparse.
Come
si nota dalle figure, i coreani a casa e nei loro laboratori
artigianali lavorano quasi sempre seduti a gambe incrociate sul
pavimento, che nella stagione invernale è riscaldato. Naturalmente il
pavimento, che è foderato di vari strati di carta gialla resistente e
impermeabilizzata, o che è di legno nei laboratori e nelle verande, è
mantenuto scrupolosamente pulito e si entra in casa togliendosi le
scarpe e lasciandole nell'ingresso come si fa in Giappone.
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